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Cambiamenti Emotivi Di Una Madre Che Nasce

Cambiamenti emotivi di una Madre che Nasce

Cambiamenti Emotivi Di Una Madre Che Nasce

Qual è uno dei momenti più importanti nella vita di una donna che sancisce un cambiamento radicale in tutte le sfere della sua vita? Sicuramente la nascita di un figlio, ma ancor prima portarlo in grembo e prima di ogni cosa scoprire di diventare madre da li a poco. Piccoli e repentini passaggi ma con un significato importante non solo per i cambiamenti esterni, nella famiglia più allargata o nell’adattarsi in tutto e per tutto ai nuovi ritmi, ma anche e soprattutto la trasformazione fisica della madre e gli sconvolgimenti emotivi che tutto ciò comporta. Vediamoli più da vicino.

Rappresenta il sogno della maggior parte delle donne creare una famiglia, sposarsi e diventare madre. Dal desiderio alla messa in pratica il passo è breve e semplice, ma abbastanza imprevedibile lo sconvolgimento che accompagna tale scelta. Il corpo umano, a livello fisiologico, nei nove mesi di gestazione si prepara ad accogliere un piccolo esserino che crescendo si prepara alla nascita, ma accanto a questi cambiamenti naturali del corpo cosa succede alla mente? E le emozioni della futura madre come si trasformano e come si assestano? La famiglia allargata come si adatta a quella appena nata?

Se tutto il periodo di gravidanza è costellato da sensazioni di estrema euforia e contemporaneamente di ansia e preoccupazioni per aspetti inerenti il prosieguo della stessa, il parto diventa un rituale di “passaggio” contenente in sé vissuti ambivalenti di morte e rinascita, di pienezza e di vuoto, di fusione e di separazione. La donna d’ora in poi costruirà una nuova identità: da figlia è diventata madre! Questa è un’ esperienza molto forte di una fase di vita che deve ricevere il giusto supporto e ascolto per consentire alla donna, ma alla famiglia tutta, di relazionarsi con il bambino in modo sereno.

I cambiamenti ormonali e la nuova identità espongono la donna ad un’estrema vulnerabilità, accompagnata spesso da sentimenti di inadeguatezza o solitudine. Prendersi cura di qualcuno, in particolare di un figlio, non è solo un atto di amore intenso ma anche di estrema responsabilità. Quest’ultima può diventare un peso che soffoca la donna proibendole di vivere questa fase iniziale con la giusta tranquillità. Con l’evento della nascita anche la coppia si trasforma, non è più solamente coniugale ma anche genitoriale. Infatti, uno degli obiettivi di questo delicatissimo momento successivo al parto è quello di imparare a gestire, oltre alle richieste del neonato, anche il nuovo assetto dei coppia e affrontare i vari cambiamenti che avvengono nella relazione con il partner (gelosie, mancanza di attenzioni, rabbia e stress, sensazione di solitudine, ecc). Il partner infatti ha un centralissimo ruolo nell’aiutare e ascoltare la donna, utilizzando un atteggiamento empatico ed accogliente.

Dato il significativo cambiamento nel mondo emotivo della madre, risulta molto semplice in questa fase incorrere in disturbi psicologici quali i più comuni: il Baby Blues e la Depressione Post-Partum. Si tratta di quadri clinici in cui i sentimenti di ansia, di frustrazione, di inadeguatezza e tristezza sono esasperati e vissuti intensamente, non sono più transitori e nemmeno più gestibili esclusivamente con l’ascolto e la comprensione familiare. In questi casi è utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per capire, affrontare e avere maggiore consapevolezza della nuova identità.

A cura della dott.ssa Laura Moscato

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